Avvolti da un’atmosfera magica. Osservare tracce nella neve immacolata e il velato rammarico per aver intaccato candore e purezza di paesaggi fiabeschi si dissolve in intense sensazioni di libertà e gioia di vivere. Le montagne lucane, ricoperte di boschi e attraversate da sentieri più o meno battuti, sono ancora più belle vestite di bianco. Disegnati dalla natura, circondati da abeti, faggi, pini loricati, si mostrano poi grandi pianori silenziosi che non hanno padroni ma sono l’habitat naturale di una fauna più che mai varia. Ovattata. Soffice. La neve persiste sulle cime del massiccio del Pollino, le vette più imponenti della regione, per molti mesi dell’anno, ricopre il Monte Papa (2005 m) e la vetta del Sirino (circa 1900 m), cade a sud del capoluogo lucano, Potenza, sulla dorsale formata dal monte Arioso (1722 m), dal monte Marruggio (1577 m), dal monte Volturino (1836 m) e dal monte della Madonna di Viggiano (1725 m). Cinque comprensori sciistici (Sellata-Arioso, Volturino, Viggiano, Sirino e Pollino) offrono attività outdoor esclusive della stagione più fredda. Con zaino e scarponi, sci o ciaspole ai piedi, a bordo di un bob o in sella a uno slittino, il turista può conquistare il cuore dell’Appennino lucano cambiando rotta di giorno in giorno o di week end in week end.